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MEDITAZIONE:

IL VIAGGIO PIU' AFFASCINANTE

 

Cos'è la meditazione?

Walsh (1983) ha ripreso e sviluppato la definizione di Shapiro, offrendoci quella che, dal punto di vista psicologico, possiamo attualmente considerare la migliore definizione esistente:
< Il termine "meditazione" si riferisce a una famiglia di pratiche che addestrano l'attenzione al fine di elevare la consapevolezza e portare i processi mentali sotto un maggiore controllo volontario. Gli obiettivi ultimi di queste pratiche sono lo sviluppo di un profondo insight sulla natura dei processi mentali, la coscienza, l'identità e la realtà, e lo sviluppo di stati ottimali di benessere psicologico e di coscienza. Tuttavia, esse possono anche essere usate per una varietà di stati intermedi, come benefici psicoterapeutici e psicofisiologici >

La Yoga e la meditazione

La tecnica meditativa  consiste in un metodo di orientamento dell’attenzione verso un’unica e immutabile fonte di stimoli come l’ascolto del respiro o l’uso di un mantra .

 Le tecniche  meditative, sulle quali Robert Keith Wallace fu il primo scienziato americano a intraprendere un indagine scientifica , sono  classificate dalla moderna psicofisiologia tra le strategie di rilassamento insieme al Training Autogeno, Rilassamento Progressivo e Biofeedback .

In questa classificazione è chiaro che per la scienza occidentale le tecniche meditative sono più vicine ad una tecnica di rilassamento che ad una forma di autoconoscenza. . L’uomo occidentale è propenso verso l’azione e se questa diventa continua può portare ad un esaurimento delle proprie energie  nel qual caso è necessario ricorrere a forme concentrate di riposo. Ma qual’è la funzione principale della meditazione nella sua accezione originale? La pratica della meditazione era ed è una tecnica volta al raggiungimento dell’ autoconsapevolezza .  Anche le persone che praticano  tecniche di rilassamento  riportano di essere più soddisfatte perché la pratica quotidiana  rappresenta un rapporto con se stesse in un’atmosfera di completo silenzio dei propri pensieri e questo potrebbe rappresentare il primo passo verso l’autoconsapevolezza grazie al silenzio e all’attenzione data al proprio stato d’animo, ma per praticare la meditazione è indispensabile seguire una precisa tecnica che prevede l’utilizzo di suoni, visualizzazioni e significati specifici.

Gli scienziati hanno studiato, attraverso una vasta gamma di strumenti, quali sono le modificazioni psicofisiologiche dei soggetti meditanti. Durante la meditazione il soggetto raggiunge uno stato di rilassamento molto profondo, questo è rilevabile attraverso registrazioni delle attività fisiologiche. In questo stato avvengono una serie di modificazioni: la diminuzione del consumo di O2, dell’eliminazione di CO2, del ritmo e della gettata cardiaca insieme al ritmo e volume della respirazione, una notevole diminuzione del lattato ematico e della resistenza cutanea e le modificazioni dell’ EEG con coerenza totale delle onde alfa e  teta. Questi indici sembrano suggerire l’esistenza di uno stato di coscienza diverso da quelli normalmente conosciuti come veglia, sonno e sogno.

La sincronizzazione dei due emisferi e la presenza di onde teta sono due caratteristiche peculiari della meditazione: il primo aspetto indica che c’è una forte sinergia tra gli emisferi destro e sinistro e i neuroni stanno lavorando in maniera sincronica; il secondo, tipico del sonno, sembra teoricamente incompatibile con la veglia del soggetto meditante.

Ma cosa vuol dire che il nostro cervello in particolari stadi, quali la meditazione, è altamente sincronizzato?

Molti studi ci mostrano come la sincronizzazione tra i due emisferi è associata a stati di benessere ed emozioni positive mentre la desincronizzazione è correlata con situazioni stressanti ed emozioni negative.. Al Medical School of Hannover of Germany è stata studiata la relazione tra coerenza inter - emisferica ed emozioni; su uno studio fatto su 32 volontari addestrati ad immaginare eventi di vita conflittuali o piacevoli è emerso che situazioni di gioia erano associate ad un incremento della coerenza nelle onde alfa mentre situazioni di ansia e preoccupazioni provocavano una diminuzione della coerenza.

Gli studi svolti suggeriscono inoltre che la pratica meditativa sembra provocare una risposta integrata, o riflesso, che è mediata dal sistema nervoso centrale. La vigilanza e la stabilità del meditante è stata rilevata sottoponendo i soggetti a degli stimoli a sorpresa durante la pratica (Orme - Johnson). . Una persona rilassata in genere si assuefà più rapidamente di una persona tesa a uno stress ripetuto che non richieda un’attenzione o una reazione immediata. Questo dato indica che la meditazione porta ad una stabilità del sistema nervoso autonomo che permette all’individuo di essere più adattabile e resistente allo stress.

Stati ad alta sincronizzazione: creatività e integrità

Quando la mente si concentra su un oggetto o su uno scopo, l’intera attività cerebrale sembra ritrovare un suo punto focale, uno scopo su cui sincronizzarsi. I quadri di soggetti molto coinvolti in attività creative o professionali mostrano spesso alti valori di sync. e dei picchi simmetrici su diverse bande. Grande differenza esiste tra quadri di persone che giungono a questo risultato con lo sforzo egoico (attraverso aggressività, tenacia, competizione, ambizione) a discapito della propria umanità (relazioni umane, sentimenti, amore, rilassamento) e persone che realizzano se stesse in modo più umano e olistico, scoprendo il proprio essere profondo e la sua naturale espressione esteriore.

Le quattro scoperte sulla coerenza neuropsichica

1) La prima scoperta è relativa all’esistenza di una correlazione tra la coerenza tra le onde elettroencefalografiche tra i due emisferi e la salute psicosomatica. L’osservazione di più di un migliaio di pazienti evidenzia che le onde elettroencefalografiche dei due emisferi possono essere più o meno coerenti in relazione al loro livello di integrità psicofisica: alti valori sono correlati a stati di salute, bassi valori sono correlati a stati di depressione psicofisica. Il valore di coerenza viene interpretato come indicatore generale della comunicazione e integrazione tra i due emisferi e tra le differenti aree funzionali del cervello (tre cervelli). Il campo principale di applicazione di questa scoperta è in medicina psicosomatica, come quantificazione globale dello stato di salute.

2) La seconda scoperta è quella degli "stati armonici ad altissima coerenza", caratteristici dei momenti di intensa creatività, di profondo benessere e degli stati di meditazione. La coerenza media durante le sessioni di meditazione è alta, tendente al 95-100%. La coerenza media di un gruppo di meditanti dopo una sessione di meditazione è significativamente più elevata della loro media prima della sessione. Due ricerche del 1990 e 1991 hanno permesso di scoprire che, in stati di meditazione, le onde cerebrali (oltre ad essere ad elevata coerenza) possono generare un’unica onda armonica, con picchi regolari o a forma di onda sinusoidale, spesso stabile per decine di minuti, come se tutte le differenti frequenze dei vari centri cerebrali diventassero coerenti e iniziassero a "suonare un’unica sinfonia comune" indice di profondo benessere psicofisico. Questa seconda scoperta trova la sua principale applicazione nell'ambito dello sviluppo del potenziale umano come quantificazione dello stato evolutivo individuale.

3) La terza scoperta è relativa alla "coerenza intercerebrale", ossia alla "sincronizzazione interpersonale". I cervelli di coppie di persone vicine, che normalmente sono caratterizzati da onde completamente indipendenti e non coerenti, possono sincronizzarsi tra loro anche a livelli molto alti. Questi dati sono stati da me rilevati e quantificati con una serie di esperimenti su coppie svolti nel 1991 e 1992, analizzando i valori di coerenza tra i loro emisferi destri e sinistri. La ricerca ha evidenziato un'inaspettata comunicazione tra persone vicine, con punte di sincronizzazione tra cervelli superiori al 90%. Questa scoperta dimostra scientificamente una "comunicazione sottile" tra persone e permette di quantificare fenomeni come l'affetto di coppia, l'empatia, il feeling e la telepatia.

4) La quarta scoperta, strettamente derivata dalle terza, è relativa alla "sincronizzazione collettiva", ossia all'esistenza di un "campo di coerenza collettivo" tra persone in gruppo. Una serie di esperimenti, iniziati nel 1994, su gruppi di 12 persone, prima e durante una sessione di meditazione, hanno evidenziato un aumento della coerenza tra le onde EEG dei cervelli di persone vicine durante la fase di meditazione, con valori che hanno superato il 60% con punte massime che hanno raggiunto l'82%. E' la prima dimostrazione scientifica dell'esistenza di un "campo di coscienza collettiva". Questi dati permettono di comprendere le basi scientifiche della "telepatia collettiva", della cooperazione o delle difficoltà di relazione all’interno di gruppi di lavoro, classi scolastiche, società.

Kundalini cerebrale

Le onde armoniche che abbiamo rilevato nel corso delle ricerche sulla meditazione, nei monasteri indiani e in Italia, sono caratterizzate da una forma a spirale.

La forma a spirale è affascinante e ci riporta alla terza matrice archetipica, un vortice di energie informazioni elettromagnetiche intelligenti che sale coinvolgendo l’intero cervello in un'unica danza, un giro di walzer delle energie su se stesse. Sappiamo da sempre che l’onda elettromagnetica armonica è una spirale regolare, ma osservarla sul monitor del nostro computer è stata un’esperienza fortissima. Di nuovo ci troviamo a constatare la saggezza delle culture antiche che, per raffigurare ciò che osservavano interiormente, utilizzavano la spirale o il serpente che sale lungo l’albero della coscienza o il serpente del bastone alato di Mercurio. Noi scienziati olistici del terzo millennio, in modo più distaccato, osserviamo sul monitor dei nostri strumenti, una spirale elettromagnetica armonica che sincronizza l’intero sistema nervoso.

 Tratto dal capitolo ottavo del libro del dr. Nitamo Montecucco: Cyber: la Visione Olistica

La dieta e la meditazione riducono l'indurimento delle arterie e i livelli dl colesterolo

 Un regime di esercizio fisico, dieta vegetariana e la pratica di tecniche quali lo yoga e la meditazione possono aiutare a liberare le arterie intasate senza usare delle medicine. Pazienti in cura per un anno hanno manifestato il 4% di diminuzione del restringimento delle arterie e una caduta dei livelli di colesterolo da 227 a 136. Si tratta della più grande riduzione mai raggiunta con metodi naturali. Dean Ornish, clinico associato all'università di California, San Francisco, ha riferito i risultati al congresso annuale della American Heart Association, dicendo anche che un progamma del genere potrebbe sia prevenire che invertire gli effetti delle malattie. Ornish ha organizzato un programma sperimentale per pazienti soggetti a indurimento delle arterie, che include un regime alimentare praticamente privo di prodotti animali. In media i pazienti prendevano solo quattro mg al giorno di colesterolo, che corrisponde al 1% della media americana. Il gruppo di pazienti inoltre si riuniva due volte la settimana per fare esercizi fisici, yoga, meditazione e tecniche correlate. Un secondo gruppo di confronto che seguiva un trattamento più tradizionale, cioè con assunzione moderata di colesterolo e un po' di esercizio fisico, non rivelava alcun abbassamento dei livelli del colesterolo e un aumento complessivo dell'indurimento delle arterie. Ornish dice: 'Il mio obbiettivo non è di persuadere la gente a cambiare ma piuttosto fornire informazioni per scelte appropriate. In passato ci mancava la tecnologia per misurare gli effetti di un programma completo'. Gli scienziati e i medici, dice Ornish, tendono a credere solo a quello che può essere misurato. Poiché è stato difficile quantificare lo stress emozionale, i dottori tendono a focalizzarsi sulla pressione del sangue, il colesterolo e altri fattori misurabili. Le nuove tecnologie, come la tomografia a emissione positronica rendono possibile misurare gli effetti dell'attività cerebrale sul cuore.

Ornish: 7 Miller Ave., Sausalito, Calif. 94965. U.S.A.

Meditazione e gestione aziendale

Nell'ottobre 1990 sulla rivista tedesca Capital è uscito il reso conto di un convegno con la presenza di 597 fra dirigenti aziendali, di politici ed economisti, che riporta anche l'intervento di Gerd Genken, consulente aziendale che ha sintetizzato alcune delle proposizioni del convegno che riportiamo: "La futura gestione aziendale non ha bisogno di nuove strategie ma di una coscienza migliore nell'individuo. La coscienza individuale sarà uno dei più forti fattori di successo perché aggiunge qualificazione alle strategie. Se la coscienza individuale è ristretta e sbagliata anche le migliori strategie falliscono. Ma se si vuole cambiare la propria coscienza occorre una sorta di grimaldello che apra la porta alle dinamiche interiori. Uno di questi strumenti è senz'altro la meditazione. La meditazione è la tecnica in grado di far vedere la propria mente e individuare la coscienza interiore. La meditazione diventerà negli anni '90 di diretta competenza dei dirigenti aziendali che vogliano qualificarsi per una gestione valida ed espansa dei problemi da affrontare nel mondo del lavoro".

L'International Herald Tribune del 14 giugno 1990 riporta una conferma di quanto discusso nel convegno tedesco.

Jon Kabat-Zinn Ph.D., fondatore della Stress Reduction Clinique all'Università del Massachusetts, Medical Center in Worchester, nel suo recente libro 'Full Catastrophe living' (Vivere in piena catastrofe) descrive così gli inizi della meditazione: 'E' come incontrare un vecchio amico dopo tanti anni. All'inizio c'è un po' di imbarazzo, non si sa bene chi si ha di fronte. Ma poi questo imbarazzo se ne va e il risultato è uno stato di benessere che ricarica molto più di un buon sonno. Dopo circa 20 minuti di meditazione, il consumo di ossigeno diminuisce di circa il 17%, cosa che normalmente avviene dopo otto ore di sonno'. A livello terapeutico la meditazione aiuta a liberarsi dall'insonnia, dall'ansia cronica, dall'irritabilità, dalle tensioni muscolari, cura il mal di testa, la mancanza di fiducia in sé stessi e i blocchi alla creatività. Ricerche mediche hanno evidenziato che la meditazione può curare certi casi di sterilità, specialmente nelle donne in età più avanzata. Il cardiologo Herbert Benson di Harvard, attribuisce questi effetti benefici a quella che chiama 'la risposta di rilassamento' insita nella meditazione che si contrappone agli effetti dannosi della risposta allo stress 'lotta o fuggi'

Appurato che la scienza sta accreditando sempre più validità alle tecniche di meditazione anche grazie alle numerose ricerche scientifiche, se consideriamo la pratica meditativa come un'articolazione della disciplina di una tradizione spirituale, diventa necessario riferire la pratica al quadro globale della visione del mondo, propria di quella tradizione spirituale. Il tantra Yoga proposto dal neo-umanesimo ha una visione del mondo e della vita che si basa sul concetto di Sama-samja tattva, equità e giustizia sociale, per questo uno degli scopi dell'APNU è quello di diffondere le tecniche di meditazione senza chiedere alcun costo per questo insegnamento grazie all'aiuto di insegnanti dell'Ananda Marga (conosciuti come Acaryas) che forniscono all’aspirante spirituale istruzioni individuali nel processo meditativo e un mantra personale.

Questo perchè la meditazione è  considerata una parte essenziale del processo per l’auto-trasformazione e lo sviluppo spirituale  e deve per questo  essere di facile accesso per tutte le persone e  non essere riservata a pochi privilegiati.

 

Le tecniche meditative si possono raggruppare in tre categorie:

  • Meditazione mantrica, basata su ripetizioni di parole, frasi, canti, preghiere, invocazioni, lodi.
  • Meditazione visiva, basata sulla visualizzazioni di divinità o dei loro simboli.
  • Meditazione che fonde cuore e mente, basata su un concetto in grado di assorbire interamente l'attenzione del meditante. Da questa fusione dipende la veggenza più profonda.

La meditazione  più completa include ognuna di queste 3 categorie.

Il mantra è come un propulsore che spinge la mente oltre i “campi gravitazionali” dei più bassi livelli di coscienza, attraverso tutte le turbolenze della mente subcosciente, fino al supercosciente e oltre. Per questo, un processo meditativo corretto comporta la creazione di un’immensa energia psichica attraverso una profonda concentrazione sul mantra.
Il mantra deve avere tre qualità per mantenere il controllo di una mente agitata, per darle energia e portarla nei regni più sottili. Deve essere pulsativo, incantativo e ideativo.

Pulsativo: deve essere formato di due sillabe in modo che possa fluire ritmicamente con il respiro. La respirazione è strettamente correlata con il flusso di energia vitale del corpo, quest’ultima viene chiamata prana ed influenza fortemente la nostra mente. Il filo di seta è il nostro respiro, il filo è il prana o energia vitale e la corda è la nostra mente. Controllando il movimento del respiro, possiamo ottenere il controllo sul prana; controllando il prana, possiamo controllare la mente.

Incantativo: il mantra deve avere un certo suono, una certa vibrazione, così che quando viene cantato internamente, può elevare la vibrazione individuale.

Ideativo: il mantra ha un suo specifico significato. Gli Yogi per secoli ci hanno insegnato una semplice verità, “come si pensa, così si diventa”. Molti esperimenti hanno dimostrato che la nostra coscienza tende a fondersi, ad identificarsi con qualunque ideazione mantenuta per un periodo sufficientemente lungo. Per questo nel processo meditativo si utilizza una affermazione ripetuta – il significato del mantra “Io sono Coscienza Infinita” “Sono tutt’uno con Quella.”
Questa è la realtà, negli alti livelli della nostra mente, noi siamo infiniti, lo siamo sempre stati, semplicemente non lo realizziamo perché ci identifichiamo con i nostri piccoli ego.

COME SI FA?

Prima di fare meditazione è necessario fare  un mezzo bagno ( vedi capitolo norme igieniche).

Scegliete un posto tranquillo,se possibile sempre la stessa stanza che avrete adeguatamente preparato per creare un’atmosfera di armonia e concentrazione  che rimandi l’idea di pace e bellezza . A stomaco vuoto, le gambe incrociate secondo la posizione classica del fiore di loto, mezzo loto o semplice posizione seduta.

Cercate di mantenere la schiena ben dritta, in posizione verticale , collo e testa eretti, mani incrociate e occhi chiusi. Per favorire la posizione della schiena ci si può sedere su un cuscino o una coperta ripiegata. Si resta in posizione per un minimo di 15 minuti, due volte al giorno( preferibilmente alba e tramonto) cercando di ridurre al minimo le interruzioni. Si respira profondamente e si ripete il mantra universale o personale pensando al suo significato.

La propensione, lo stato d'animo con cui intraprendere la tecnica è di apertura alla vita e al respiro, di ricettività e umiltà.

MOMENTO DI PACE prevede  3 fasi:

  1. Respirazione profonda 
  2. Canto del Kiirtan ( Baba nam kevalam)
  3. Meditazione

1 : la “ respirazione profonda”  per calmare la mente

2: ” canto”   ha l'effetto di equilibrare le onde psichiche e di suscitare dolci sentimenti  di unione,  di gioia , di amore e di pace.  (vedi capitolo su musica e canto).

3 : “meditazione silenziosa”  è un processo semplice di concentrazione che consiste nel ritirare la mente dai pensieri su oggetti esterni focalizzando l’attenzione su un'idea semplice, tuttavia sottile, che consiste nel considerare se stessi e tutto ciò che esiste quali espressioni di amore infinito, scintille di pace e di luce cosmica.  Si cerca di tralasciare ogni pensiero e cercare di sentirsi amato, protetto e unito all’Amore Cosmico .

Chi non ha ancora ricevuto il proprio mantra personale può ripetere mentalmente  il mantra  universale in lingua sanscrita BABA NAM KEVALAM. L'ideazione più profonda di questo mantra è: Ovunque io guardi, ogni cosa  io senta, assaggi, odori, percepisca, è espressione di questa Coscienza Cosmica che pervade tutto 

Il significato si può sinteticamente esprimere in questa frase: "L'Amore è ovunque".

Qui alcuni consigli per migliorare la propria meditazione.

Qui una traccia con una meditazione guidata ( in inglese).

SAM' GACCHADVAM - ANTICHISSIMO MANTRA VEDICO CANTATO PRIMA DELLA MEDITAZIONE COLLETTIVA

 


“La Coscienza suprema è dentro di te come il burro nel latte, mescola la tua mente attraverso la meditazione e Lui apparirà – vedrai lo splendore della Coscienza Suprema illuminare tutto il tuo essere. E’ come un fiume sotterraneo dentro di te. Rimuovi la sabbia nella tua mente e troverai così acqua fresca e chiara”.
Shrii Shrii Anandamurti

Chi desidera imparare la tecnica personale di meditazione può rivolgersi a didi@apnu.net e gli verranno forniti i contatti degli insegnanti più vicini alla sua zona di residenza.

 

 


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